Fiammata dalla bombola del gas, gravi moglie e marito FOTO

GIULIANOVA – Panico in serata in un’abitazione di Giulianova Paese, nei pressi dello stadio Fadini, in via per Mosciano. Moglie e marito, di 66 e 65 anni, sono ricoverati all’ospedale Mazzini di Teramo dove esssere stati presi in pieno dalla fiammata fuoriuscita dal tubo di collegamento di una bombola di Gpl collegata a un bruciatore. Entrambi hanno riportato ustioni di secondo e terzo grado: lui, Enzo B., sul 30 per cento della parte alta del corpo; lei, Loriana P., al volto, braccia, torace e gambe. In nottata, dopo la valutazione da parte dei sanitari teramani, si deciderà su un eventuale trasferimento in altro centro specializzato. Secondo una prima ricostruzione della drammatica vicenda, i coniugi si trovavano nel cortile posteriore della loro abitazione, la prima di un nucleo di cillette a schiera ciascuna su tre livelli. Erano vicino a un bruciatore, collegato a una bombola di gpl da dieci chili, e probabilmente lo stavano accendendo, non è ancora chiaro: sta di fatto che una fiamma libera ha innescato una fiammata di gas libero, accompagnata da una deflagrazione che ha richiamato l’attenzione non solo dei vicini ma anche del figlio che vive con loro e che era al terzo piano: «Ho sentito il botto e una fiammata, mi sono affacciato e ho visto mamma e papà bruciati – ha raccontato il figlio -. Sono accorso e ho avvolto mamma con questa coperta, poi sono arrivati i soccorsi, le ambulanze da Giulianova». Il personale del 118 intervenuto sul posto con tre mezzi e una medicalizzata, ha deciso che, viste le condizioni, moglie e marito andassero trasferiti direttamente a Teramo dove sono arrivati verso le 21 e subito assistiti. I vigili del fuoco intervenuti immediatamente sul posto assieme ai carabinieri, hanno provveduto a mettere in sicurezza la zona: la bombola era quasi vuota e si presuppone che ci fosse una perdita dal tubo o negli ugelli del bruciatore, in modo tale da rendere libero il gas. A rendere meno pesante il bilancio dell’incidente, il fatto che si sia verificato all’aperto e non nel piccolo garage che c’è al piano interrato dell’abitazione.